🍅ℙ𝕠𝕞𝕠𝕕𝕠𝕣𝕚 𝕧𝕖𝕣𝕕𝕚 𝕗𝕣𝕚𝕥𝕥𝕚 𝕒𝕝 𝕔𝕒𝕗𝕗è 𝕕𝕚 𝕎𝕙𝕚𝕤𝕥𝕝𝕖 𝕊𝕥𝕠𝕡🍅
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Autore: Fannie Flagg
Genere: Narrativa Contemporanea
Editore: Bur Biblioteca Univ. Rizzoli
Pagine: 368 pp.
🍅Quando finisci di leggere un libro e ti senti di aver perso un amico, hai letto un gran bel libro!
Pomodori verdi fritti è il libro che cerchi quando hai bisogno di una lettura di compagnia e spensieratezza.
Ci ho messo un po’ a mettere per iscritto due parole su questo libro, perché la sensazione di solitudine e malinconia che mi ha lasciato a lettura ultimata è paragonabile a un vuoto dentro. Mentre affrontavo questa lettura non mi rendevo conto di quanto bene mi stesse facendo all’anima, al cuore.
Ma andiamo con ordine.
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🍅Pomodori verdi fritti è un libro pubblicato nel 1987 strutturato su due piani temporali: il primo si riferisce al presente, dove Evelyn e Threadgood si incontrano in una casa di riposo e domenica dopo domenica nasce un’amicizia basata su cibo e racconti di ricordi degli anni ‘30 in poi a Whistle Stop; il secondo piano temporale ci porta direttamente in quegli anni in Alabama attraverso tanti flashback in cui ci vengono narrati momenti salienti del bar di Whistle Stop e di tutti i personaggi che lo popolano.
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🍅Avrete sentito parlare della trama milioni di volte, per cui mi limiterò a dirvi cosa ha trasmesso a me e cosa mi è piaciuto di più di questa lettura.
Innanzitutto lo stile di scrittura di Fannie Flagg è molto evocativo, raccontare aneddoti e farceli vivere sono due cose che non necessariamente vanno a braccetto. Non solo è capace di farci sentire i profumi del caffè di Whistle Stop, ma è anche all’altezza di affrontare certi temi come l’odio razziale, l’omosessualità, la violenza sulle donne, la disparità tra sessi con una sottilissima ironia che ci permette non solo di rendere fresca e divertente la lettura, ma anche di costruirci un pensiero nostro su questi temi.
🍅Se cerchi un libro che ti permetta di
pensare e di costruire una tua opinione personale su temi attualissimi oggi,
questo libro fa al caso tuo! Fannie Flagg infatti con la sua scrittura non ci
impone in alcun modo il suo messaggio attraverso le parole, ma ce ne rendiamo
conto poco a poco anche dopo aver girato l’ultima pagina. Affezionandoci ai
personaggi (ben caratterizzati, devo dirlo) e al loro modo di essere,
automaticamente si innesca un meccanismo di riflessione che ci porta a
costruire opinioni sul razzismo, emancipazione femminile, vagabondaggio,
malattia e disabilità.
🍅Inoltre la brevità dei capitoli facilita
la lettura. Alcuni capitoli sono anche di una sola pagina, questo mi ha
permesso di leggere anche quando avevo solo due minuti liberi portandomi a
terminare il libro in pochissimo tempo.
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🍅Se proprio devo trovare una nota negativa
al libro, devo dire che ho avuto qualche difficoltà tra i vari flashback che
non seguono un ordine cronologico, bensì vanno avanti e indietro senza un
motivo ben preciso. Questo mi ha destabilizzato un po’ perché alcuni di questi
flashback non sono collegati tra di loro e non hanno una linea temporale, quindi
non avendo un filo logico chiaro bisogna saperci stare dietro, ma neanche
troppo. ⠀
🍅Ho avuto una sensazione di tepore
leggendo questo libro, come se mi scaldasse da dentro. Sensazione che ho avuto
anche mentre leggevo Il buio oltre la siepe. I due libri infatti a mio parere
si somigliano molto, non nello stile di scrittura sicuramente. Eppure c’è
qualcosa che accomuna così tanto le due letture, che sembrano quasi essere
stati scritti dalla stessa mano.
Avete
notato anche voi questa assonanza? Fatemelo sapere tra i commenti!
🍅So che è stato girato un film che ha
riscosso molto successo il cui titolo è “Pomodori verdi fritti alla fermata del
treno”. Lo recupererò presto, e voi lo avete visto? Vi è piaciuto?
Voto
personale ⭐⭐⭐⭐/5
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Alla prossima lettura!