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giovedì 4 ottobre 2018

Recensione Fidanzati dell’Inverno di Cristelle Dabos - Edizioni e/o



4 ottobre 2018


Recensione Fidanzati dell’Inverno


Autore: Cristelle Dabos
Genere: Narrativa Fantasy Steampunk
Editore: Edizioni e/o
Pagine: 512 pp.
Prezzo: 16,00€
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Primo Fantasy per me. Primo Fantasy anche per la casa editrice Edizioni e/o. 


Quando dico che non ho mai letto alcun fantasy, dico per davvero. E soprattutto mi riferisco al fatto che non ho mai neanche letto Harry Potter (e mi faccio pure 90 minuti abbondanti di vergogna per questo motivo).
Tendenzialmente sono una persona con i piedi per terra, e questa mia caratteristica si riflette moltissimo nelle mie letture. 
Ma allora perché ho deciso di intraprendere questa lettura? Un po’ per cambiare, un po’ per spaziare, un po’, lo ammetto, anche per curiosità. 
Il malloppo non mi ha affatto spaventata e ho iniziato la lettura con la consapevolezza che se avessi avuto la minima difficoltà nell’approccio a questo nuovo genere per me, avrei mollato senza ripensarci due volte. E invece, con mia grande sorpresa, non ci ho pensato due volte a divorarlo! Si, perché è stato amore a prima pagina! 
Credo che sia un ottimo libro per chi inizia a leggere romanzi fantasy e non sa proprio da dove iniziare e vuole giusto capire come approcciarsi a questo genere letterario.

La sceneggiatura in sé è splendida ed originale. Persino la caratterizzazione dei personaggi è unica ed accattivante.
Ma andiamo per gradi.
Ofelia, una ragazza “in età da marito” vive su Anima, una delle arche (o zolle, come le chiamo io) che fluttuano nello spazio e che sono i resti di quello che un tempo era il Vecchio Mondo (ossia la Terra).
Lei è goffa, timida e un po’ miope ma con ben due poteri speciali che la rendono unica. È in grado di attraversare gli specchi e di leggere il passato degli oggetti che tocca.
Lavora come curatrice di un museo, lavoro che ama, fin quando le Decane della città in cui vive decidono di darla in sposa al nobile Thorn, della potente famiglia dei Draghi.
Ofelia è costretta quindi a trasferirsi nell’arca del suo promesso sposo, chiamata Polo, molto più fredda ed inospitale di Anima.

Ma perché sia stata scelta proprio lei, nella sua goffaggine, come promessa sposa del nobile Thorn lo scopriremo soltanto quasi a fine lettura, dopo che Ofelia attraverserà mondi galleggianti, oggetti capricciosi, illusioni ottiche e lotte di potere.
I suoi due poteri non sono casuali, bensì hanno i loro perché.
Se Ofelia riesce a leggere gli oggetti che tocca è nientemeno perché è in grado di dimenticare un po’ se stessa mentre lo fa. Al giorno d’oggi non è così semplice mettere da parte l’Io personale, lei invece ci riesce in maniera quasi naturale per dedicarsi totalmente ad un oggetto e leggerne la storia, il passato. 
Inoltre, attraversare gli specchi significa affrontare se stessi. Ci vuole fegato a guardarsi negli occhi, vedersi per ciò che si è, immergersi nel proprio riflesso. Quelli che si mettono un velo davanti alla faccia, una maschera, che mentono a se stessi e si vedono migliori di ciò che sono in realtà non ce la faranno mai.

Questo non è che il primo volume di una saga francese che sta letteralmente spopolando in tutto il mondo coinvolgendo milioni di lettori di tutte le età. 
Edizioni e/o ha da poco annunciato l’uscita del secondo volume che avverrà a Gennaio 2019.
Io non sto già nella pelle, avrei tanto voluto saper leggere in francese per poter continuare questa saga dal gusto steampunk.
Lo stile della Dabos è davvero scorrevole, di semplice lettura e comprensione. La divisione in capitoli, titolata, ci aiuta ad avere un’idea di ciò che accadrà nel capitolo in cui ci stiamo addentrando.

Molti lamentano che in questo libro non accada nulla di speciale, che forse è solo un preambolo di ciò che accadrà nei libri successivi ma a mio avviso ritengo che non abbiano letto bene il testo, oppure si aspettavano di trovare tutt’altro. Certo è che questo è un libro che anticipa molto la storia in sé, ma già si evincono alcuni passaggi fondamentali ai fini del proseguimento della narrazione. Quei passaggi sono fondamentali anche per stuzzicare la nostra curiosità per poi proseguire la lettura degli altri volumi.
Se pensate di trovare dentro a questo libro una bellissima storia d’amore vi sbagliate. Niente romanticismi, nessun amore spassionato, niente di niente. Detto questo, non ci resta che lasciare fluttuare la nostra fantasia per ciò che di romantico avverrà (forse) nei prossimi volumi.
Altri invece hanno lamentato il fatto che Ofelia non utilizzi a pieno i suoi poteri una volta trasferitasi al Polo. Ma a mio modesto parere non è così, anzi sono dell’idea che Ofelia abbia usato i suoi poteri con la stessa umiltà che la caratterizza, senza strafare. Essenzialmente ha usato i suoi poteri esattamente quando ce n’è stato di bisogno.


Attendo con trepidazione il seguito di questa saga de L’Attraversaspecchi che mi ha letteralmente catturata, cosa che non credevo affatto.
Voto personale ⭐️⭐️⭐️⭐️/5. 

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